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Carnevale e…
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C’è la pandemia, c’è la guerra, non si può fare nulla.
Con questa premessa si arriva al martedì grasso, senza programmi ne grosse aspettative, un pranzo tra amici, due chiacchiere e via in piazza a vedere cosa c’è.
Si risale verso casa e tra le vie un inaspettata affluenza attira la nostra attenzione, è la sede della Ptona, a cui ci avviciniamo e subito veniamo invitati. Roberto è lì, pronto ad offrirci vino e vivande, accogliente come sempre…il nostro grazie è fin troppo per lui e l’accoglienza è di quelle che non ti aspetti. L”atmosfera è di quelle che non vorresti più andar via. Poi saluti, ringrazi, vorresti ripagare, ma non sai come.
Ti ritrovi a cena con amici a ridere e mangiare a pochi passi, sei per andartene e…qualcuno mormora qualcosa che non comprendi o non vuoi comprendere…no si sbagliano, sicuramente…non è possibile, ci ha accolto poco prima, ci ha offerto da mangiare e bere…no si sbagliano…un misto di gioia per una bella serata da ricordare e una malinconia che ti assale.Non voglio crederci, nutri ancora quella speranza che ci sia un errore, un incomprensione…ma la realtà è un muro su cui vai a sbattere e con cui devi fare i conti, anche se non vuoi.
Ciao Roberto, oggi, quanto meno me l’aspettavo, mi hai regalato uno dei più bei carnevali della mia vita….e anche il più triste. Ci mancherai.
Marco L.