Giovedì Grasso

Se si prende come riferimento il mercoledì delle ceneri, la settimana di carnevale inizia esattamente il giovedì precedente, quello che viene chiamato giovedì grasso, forse perché, perlomeno da noi, si deve banchettare almeno 7 volte nell’arco della giornata! 

Da quando abbiamo fondato la congrega, il giovedì grasso ha assunto per noi un significato del tutto particolare. 
Infatti, fin dalle origini del nostro carnevale, le congreghe (inizialmente solo quella del Ciorpento, poi sono nate le altre) hanno sempre rappresentato l’anima del carnevale stesso, ma col passare del tempo, hanno assunto sempre di più un ruolo di contorno, pur mantenendo la loro importanza.
Il giorno del giovedì grasso di ogni anno dunque, le congreghe tornano ad essere le padrone del carnevale: fin dalla tarda mattinata, quando avviene la consegna della  chiave e per tutto il resto della giornata, sono le protagoniste assolute. 
In tarda serata si ritrovano tutte in piazza a suonare insieme in un’unica grande festa, in quell’atmosfera che contraddistingue il nostro carnevale, con  le varie musiche delle congreghe sparse per il centro che fanno da cornice, e camminando si passava da una all’altra come in un continuo carosello.
E’ questo, per noi, uno dei momenti più belli del carnevale storico di Offida.

La Chiave

Come già detto, nel giorno del giovedì grasso viene consegnata alle congreghe la chiave del paese, figurando in questo modo che per tutta la durata del carnevale sono loro le padrone del paese. 

Simbolicamente la chiave viene consegnata ad una delle congreghe (tranne rare eccezioni) su decisione del sindaco in carica; in genere si consegna alla congrega più meritevole, che più si è adoperata per il carnevale, ma anche per ricorrenze particolari come anniversari, eventi, ecc. Ad ogni modo è ad esclusiva, indipendente ed insindacabile decisione del Sindaco.
Per una congrega, poter custodire la chiave del paese è motivo di onore e di orgoglio.

A noi è stata consegnata una sola volta nel 2002. In quell’occasione, per rimarcare la nostra gratitudine, inserimmo sulla chiave una medaglia con inciso la ricorrenza, ignari che sarebbe stata la prima di tante altre: infatti, da quell’anno, tutte le congreghe seguirono il nostro esempio, facendola diventare un’usanza, ed oggi è ricca di pendagli di ogni tipo.